C’è il sudore versato ad agosto nella preparazione.
C’è la polvere delle amichevoli estive.
C’è l’ansia di quel debutto a Pico.
C’è il fango del Dante Popolla.
Ci sono porte, sedie e vetri rotti per la rabbia, le urla di gioia nello spogliatoio e le pacche sulla spalla per un pareggio di troppo.
Ci sono goal, parate, cartellini ed infortuni.
C’è il ragazzo ventenne ed il cinquantenne.
C’è un gruppo di ragazzi di Ceccano, una famiglia (di scappati di casa cit.).
Un obbiettivo da raggiungere, che però oggi abbiamo solo sfiorato nonostante abbiamo giocato una delle più belle partite dell’anno.
C’è lei, la fortuna, che di vestire il bianco blu proprio non ne vuole sapere quest’anno...
E poi c’è (o meglio ci sarà) domenica, Campoli Appennino, dove ci giocheremo tutto, tutti insieme, al di là del risultato (con un orecchio a Pontecorvo).
Nessun commento:
Posta un commento